Divieto di consulenza fiscale alle società russeVietato “prestare, direttamente o indirettamente.
- Massimo Severoni
- 26 giu 2022
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Vietato “prestare, direttamente o indirettamente, servizi contabili, di auditing, compresa la revisione legale dei conti, o di consulenza in materia fiscale ovvero servizi di consulenza amministrativo-gestionale o di pubbliche relazioni” al governo o a imprese russe.
Divieto di consulenza fiscale alle società russe dal 5 luglio. Nel sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia approvato ieri dal consiglio europeo e pubblicato in gazzetta ufficiale dell'Unione europea (L153 - Regolamento 2022/879 del consiglio del 3 giugno 2022), all'articolo 5 quindecies è introdotto il divieto di «prestare, direttamente o indirettamente, servizi contabili, di auditing, compresa la revisione legale dei conti, o di consulenza in materia fiscale ovvero servizi di consulenza amministrativo-gestionale o di pubbliche relazioni» al governo russo, a persone giuridiche, entità o organismi stabiliti in Russia. Il divieto tuttavia non si applica alla «prestazione dei servizi strettamente necessari per la cessazione entro il 5 luglio 2022 di contratti non conformi» che erano già esistenti «prima del 4 giugno 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti». Inoltre, tale astensione non si applica nel caso di diritto di difesa in un procedimento giudiziario e del diritto a un ricorso giurisdizionale effettivo, alla prestazione di servizi destinati all'uso esclusivo di persone giuridiche, entità o organismi stabiliti in Russia che sono di proprietà o sotto il controllo, esclusivo o congiunto, di una persona giuridica, un'entità o un organismo registrati o costituiti a norma del diritto di uno stato membro. In deroga, poi, le autorità competenti degli stati membri possono autorizzare la prestazione dei servizi di consulenza, dopo aver accertato che il servizio è necessario «per scopi umanitari, quali la prestazione o l'agevolazione della prestazione di assistenza, tra cui forniture mediche, e generi alimentari, o per il trasferimento di operatori umanitari e la relativa assistenza, o per evacuazioni, od infine per le attività della società civile che promuovono direttamente la democrazia, i diritti umani o lo stato di diritto in Russia». Arriva quindi lo stop al petrolio dalla Russia tra 6 mesi per il greggio e tra 8 mesi per gli altri prodotti petroliferi raffinati. È prevista un'eccezione temporanea per le importazioni di petrolio greggio tramite oleodotto in quegli stati membri dell'Ue che, a causa della loro situazione geografica, soffrono di una specifica dipendenza dalle forniture russe e non hanno ancora valide opzioni alternative. Inoltre, anche la Bulgaria e la Croazia beneficeranno di deroghe temporanee per l'importazione di petrolio greggio russo via mare. Gli stati membri hanno quindi deciso di estendere l'attuale esclusione dal sistema Swift per altre tre banche russe e una bielorussa. Saranno inoltre sospese le trasmissioni radiotelevisive nell'Ue per altre tre emittenti statali russe. Il consiglio ha inoltre deciso di allargare le sanzioni contro altre 65 persone e 18 entità, portando quindi la lista a un totale di 1.158 persone e 98 entità.
di Massimo Severoni

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